La Rete dei Musei Archeologici delle Province di Brescia, Cremona e Mantova (MA_net) fin dai suoi primi momenti di vita ha ben individuato quali fossero gli ambiti della sua azione e quali le sue finalità.
Probabilmente è questo il segreto della sua vitalità: ha lavorato molto, riuscendo a non sovrapporsi al lavoro dei singoli musei, ma anche ai compiti dei sistemi museali, con i quali anzi ha trovato modo di collaborare. È dunque con soddisfazione che presento questo nuovo lavoro della Rete a nome dell’ente capofila, il Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo (BS). Gli ambiti della Rete sono stati innanzitutto la divulgazione scientifica ad alto livello, attraverso convegni, come quello del 2007 di Desenzano del Garda, dal titolo “I musei per l’archeologia lombarda: progetti, ricerche e collaborazioni scientifiche” e mostre come “Archaeotrade”, evento espositivo organizzato nel 2008 su ben quattordici sedi. In secondo luogo la formazione, attraverso vari corsi organizzati negli anni, come quello del 2007, in collaborazione con il Centro Servizi Musei della Provincia di Brescia, dal titolo “La gestione dei musei. Procedure, professioni, attività”, quello svolto nel 2009 su “Archeologia e intercultura. Integrazione culturale attraverso l’educazione al patrimonio archeologico” e infine il corso, ospitato nella prestigiosa sede dell’Istituto Eupolis a Milano, su “L’allestimento dei musei archeologici”, realizzato proprio quando il nostro Museo fungeva da capofila. Il terzo ambito di azione della Rete è stata naturalmente l’educazione al patrimonio archeologico con vari interventi legati alla didattica museale, ma anche alla divulgazione di qualità per scuole e famiglie. È in questo ambito che è stato creato il kit “Mettiti in gioco con l’archeologia”, realizzato con Vannini Editrice. Questa nuova pubblicazione sul tema dell’abitare in chiave interculturale si pone a metà tra uno strumento di formazione e uno strumento didattico, vuole essere un supporto per affrontare a scuola e in museo un argomento così emotivamente coinvolgente, come quello della casa, declinandolo sia dal punto di vista cronologico, sia dal punto di vista culturale, anzi interculturale. La pubblicazione, attraverso il contributo di archeologi, architetti, antropologi e mediatori culturali, affronta non solo il tema dell’evoluzione diacronica del concetto di casa, ma pone questa evoluzione locale di fronte a una varietà di possibili interpretazioni culturali, che oggi, nella società multietnica, convivono, cercando, se non una sintesi, obiettivo forse troppo ambizioso, un terreno di mediazione attraverso la cultura materiale presente nei nostri musei.